Recensione del Vinile di Aco Bocina - Mediterranean Feeling in the Bibiena Theatre
A cura di www.dacapo-records.de
Articolo del Wall Street International, a cura di Patrizia Boi
Aco Bocina: il mandolinista più acclamato al mondo
Intervista per il Wall Street International, a cura di Patrizia Boi
Intervista ad Alexander Aco Bocina
Mani che volano sulle corde
Articolo di Patrizia Boi
Un vero genio del Mandolino zigano, il musicista croato adottato da Milano.
Premi e Riconoscimenti
Premio alla carriera, Lions Club Bosco Marengo Santa Croce - 25.09.2017
Premio "Città di Napoli" Memorial "Libero Bovio" VI Edizione - 12.11.2016 - "Il Maradona del Mandolino"
Premio Internazionale San Valentino D'Oro - Terni
Walnut Valley Mandolin Championship - Winfield, Kansas
Premio Andrea Barbato "L'etica dell'obiettività"- Mantova
26-27 Novembre - Spettacolo "Mediterraneo Mon Amour" - Teatro Vittoria a Torino
31 Maggio - Concerto a Fossano (CN), Teatro "I Portici"
http://i-portici.net/2015/04/28/aco-bocina-in-concerto-gran-finale-di-coup-de-theatre/
1 Aprile - Concerto a Kristianstad (Svezia), Kulturkvarteret - Stora salen
http://allevents.in/events/aco-bocina/233380953498820
21 Febbraio - Concerto a Segrate, Auditorium A. Toscanini
http://www.milanotoday.it/eventi/aco-bocina-concerto-segrate.html
Articolo di Slobodna Dalmacija (in croato)
Articolo de La Stampa sullo spettacolo "La mia Odissea"
Articolo di Stefania Cadario
http://ilpopoloveneto.blogspot.it/2013/12/in-viaggio-con-aco-bocina.html
Concerto al Teatro Santuccio (Varese)
Intervista con Wall Street International Magazine (in Italiano)
http://wsimag.com/it/music/2944-intervista-al-musicista-croato-aco-bocina
Articolo di Kristianstadsbladet.se (in Svedese)
http://www.kristianstadsbladet.se/noje/article1864326/Musikaliskt-mote-av-toppkvalitet.html
Recensione di Kristianstadsbladet.se (in Svedese)
http://www.kristianstadsbladet.se/noje/konsertrecensioner/article1883282/En-vital-sista-del.html
Comunicato stampa di bolognawelcome.com
http://www.bolognawelcome.com/files/Eventi/2013/Musica/acobocinaconcert2705bolognacs.pdf
Articolo di Patrizia Boi
Ogni strumento ha un suo Dio: per il mandolino c'è Aco
A Bologna il 27 maggio
Dopo lo strepitoso trionfo registrato nelle tournée di Svezia e Danimarca, ritorna in Italia il concertista croato Aco Bocina, musicista virtuoso e appassionato, Principe della chitarra e Signore incontrastato del mandolino.
Reduce dal successo del 18 maggio a Roma (http://www.wsimagazine.com/it/diaries/report/musica/intervista-al-musicista-croato-aco-bocina_20130507234336.html#.UZjuNLVA1qU), approda finalmente a Bologna dopo dieci anni di assenza dove si esibirà nello storico Teatro dell'Antoniano lunedì 27 maggio alle 21,00 (il ricavato sarà devoluto in beneficenza a Divers for Africa).
Accompagnato da musicisti d'eccezione, Aco Bocina si presenta al pubblico petroniano con il vasto repertorio della sua Mediterranean Word Music, che spazia dai ritmi tzigani di Alegria Gitana, a quelli balcanici di Balkan Express, ai temi latini di Emocion, alle influenze arabe di Hombres Azules fino alla sua originale interpretazione di musiche moderne quali Hotel California, o classiche come la Danza Ungherese di Brahms.
I concerti di Aco conducono sempre a un'immersione profonda nei ritmi e suoni dei suoi strumenti. Dapprincipio, lui si presenta al pubblico con la chitarra cercando di percepire il termometro dello spettatore, quindi si muove imprevedibilmente senza una scaletta precostituita affidandosi alla sua fantasia ed estro di animale da palcoscenico. Quando il contatto empatico con la gente è stato stabilito, Aco abbraccia il mandolino con dolcezza, il suo cuore si espande vertiginosamente e avviene un miracolo di centratura tra la terra e il cielo. In connessione profonda con il mezzo, ne maneggia con maestria tutte le possibili corde concesse a un dio mortale. Il suono diventa discorso intimo con lo strumento, relazione primordiale con il legno di cui esso è costituito, un misto tra l'abbandono mistico alle potenzialità di quella vibrazione e la forza di una melodia che si fa armonia celeste e lettura misteriosa di ogni abisso.
Aco possiede il corpo del mandolino in ogni suo possibile respiro, lo accarezza, lo stimola, lo scuote, lo indirizza, lo guida, lo costringe, regalandoci un viaggio nella sua anima primigenia che partendo dall'idea di liuto, attraverso la fase di mandola, giunge alla perfezione di mandolino, memoria di ogni musica ancestrale prodotta nel tempo.
Non dimentichiamoci della funzione catartica che la musica ha avuto in passato quando la medicina ufficiale non aveva gli strumenti per curare la povertà e la miseria della gente. Rammentiamo quella "Terra del Rimorso" del De Martino dove i tarantati, morsi dalla fame e da un Eros inibito dalla feroce cultura cattolica dominante, trovavano pace e guarigione proprio grazie alla terapia musicale.
Tamburello, organetto, chitarra, violino e mandolino…, quindi, un complessino costituito proprio per la cura di ogni male attraverso la danza…
La danza, ecco lo stimolo principale che ottengono i concerti di Aco, un irresistibile bisogno di danzare, di alzarsi dalle comode poltrone della nostra vita e metterci in movimento facendo vibrare le verità nascoste dentro di noi. Ogni spettatore potrebbe farlo ma non ne ha il coraggio, eppure, se fosse più attento, potrebbe notare lo spirito evanescente di Pina Bausch che si dondola leggero nel palcoscenico seguendo il movimento indotto dai ritmi coinvolgenti e intensi della musica di Aco, potrebbe percepire il fluttuare delle sue vesti e l'oscillazione di quel corpo fatto apposta per accompagnare la magia del suono.
Aco è il Taumaturgo che può risvegliare in tutti noi un ballo aperto alla sinfonia delle emozioni che la vita ci può donare: così è ogni vero artista, un intermediario tra il mondo visibile e il mistero dell'invisibile che abbiamo paura di guardare.
Chi volesse vedere un Figlio del Vento invece che lo schermo piatto del televisore, non manchi assolutamente questo appuntamento.
La danzatrice Nicoletta Mastroianni accompagnerà alcuni brani del concerto.
Lunedì 27 maggio 2013 ore 21,00
Bologna, Teatro Antoniano – Via Guinizelli, 3
Info: 366-8752031
Prevendita: Bar Kaffeina Bologna – via degli Orti 5a
Il 27 maggio dalle ore 20,00 biglietteria al Teatro Antoniano
Recensione di Patrizia Boi
Aco Bocina: musica in fantasia
Prosegue il successo dello Spettacolo "Dai Balcani all'Andalusia, dall'Islam alla Grecia. Una crociera musicale sulle rive del mediterraneo, seguendo antiche vie tracciate dai gitani" portato in scena dal musicista croato Aco Bocina, inventore della Mediterranean World Music.
Dopo Roma e Milano, il concerto è approdato a Bologna il 27 maggio dove è stato organizzato in beneficenza per i Divers for Africa nella straordinaria locantion del Teatro dell'Antoniano, uno spazio molto accogliente "testimonianza francescana attraverso una carità che non è solo assistenza amorevole, ma è promozione e sviluppo per la crescita della persona nelle diverse condizioni di vita e di bisogno". Con la sua acustica curata, l'attento staff tecnico dedicato ai giochi di luce, quest'oasi di pulizia, semplicità ed eleganza è luogo ideale per quel meraviglioso animale da palcoscenico che è Aco Bocina, tra i migliori chitarristi al mondo e senz'altro il primo mandolino al mondo secondo il parere degli esperti del "Walnut Valley Mandolin Championship" Festival che si svolge in Kansas (USA).
I concerti del nostro virtuoso lasciano sempre con il fiato sospeso per il suo modo di proporre i brani in funzione del pubblico che ha di fronte. E il pubblico dell'Antoniano, abituato ad ospitare talenti fin dal 1953, accoglie la musica mediterranea con scrosci di applausi e un'ovazione vera e propria dopo i pezzi più coinvolgenti.
Aco stupisce lo spettatore iniziando il concerto da solo tutto vestito di bianco come uno sconosciuto che cerca di accordare la sua chitarra. Una chitarra magica che tra le su dita prende il volo man mano che, quasi in sordina, entrano in scena gli altri musicisti vestiti di nero: prima Manuel Auletta alla chitarra ritmica, poi Alberto Guareschi al basso, infine Roberto Botturi alle percussioni. Il fraseggio dei musicisti e i loro scambi musicali salgono di tono e ritmo nel corso della performance fino a quando compare inaspettatamente una danzatrice, leggera e silenziosa come una farfalla. La graziosa Nicoletta Mastroianni entra e esce dal palcoscenico ogni tanto richiamata dalla chitarra di Aco che gioca con le sue corde riuscendo a tendere anche i muscoli della deliziosa Nicoletta in una danza che si fa sublime. Poi Aco si estranea e sale in cattedra abbandonandosi totalmente alla magia del suono, alle dita che corrono veloci sulle corde distratte della chitarra… Giunto in piena estasi mistica, Aco solleva dolcemente il mandolino, uno strumento che si suona tutto e diventa oggetto di percussioni, di carezze, di discorso sottile e intimo tra il musicista e la cassa di legno, le corde, le rotondità della cassa, il manico, il bordo e ogni piccolo spazio dove si può generare la benché minima nota.
Lo spettatore resta stupefatto e Aco si diverte a stupirlo, imbraccia lo strumento al contrario, se lo struscia sulla coscia, gli fa emettere urletti di gioia, rantoli, lamenti, sibili, suoni dolcissimi e finanche ululati in una gamma di sfumature che esplorano le profondità dell'Eros, mentre gli altri musicisti seguono i voli pindarici di Aco abituati a comprenderlo solo da uno sguardo. Alla fine sono soddisfatti gli organizzatori, i tecnici che hanno dato luce al suono, la danzatrice, i musicisti tutti e naturalmente gli spettatori che sono stati coccolati, strapazzati, vezzeggiati, sballottati da un brano all'altro, incalzati dal ritmo crescente, frustati dai cambi di tono, domati dal suono e di certo rigenerati dalla fantasia musicale di Aco.
Non dimentichiamoci che questo tipo di musica risente delle influenze dei popoli che si affacciano sul Mare Nostrum, una culla di culture e civiltà che il croato, memore della difficoltà della convivenza civile, si compiace di far colloquiare. La sua è una precisa volontà di integrazione multiculturale a dimostrazione che anche la musica può essere uno strumento politico di pace e di connessione tra i diversi popoli.
Dopo il bis e vari ritorni e inchini, il pubblico non riesce ad andare via, desideroso di sentire altra musica, ma Aco ha speso infinite energie nelle due intense ore di Show e non può proseguire ancora la sua estasi musicale. Nessun problema, il Teatro lo ospiterà senz'altro una prossima volta, tanto il suo spettacolo non è mai lo stesso e nessuno esce dalla sala annoiato o addormentato…